venerdì 2 marzo 2012

REGGIO - La Città. La Storia III

Età moderna
Nel Cinquecento le continue incursioni barbaresche, le epidemie e l'oppressivo fiscalismo della dominazione spagnola portarono Reggio ad una decadenza che culminò con il disastroso terremoto del 1783 . Il sisma infatti danneggiò gravemente Reggio e tutta la Calabria meridionale.
Nel 1806 Napoleone occupò la città, destinandola a ducato ed a suoquartier generale. Reggio liberale ebbe quindi un certo ruolo nei moti risorgimentali ed entrò a far parte del Regno d'Italia.
A Reggio, all'alba del 21 agosto 1860 con la celebre Battaglia di Piazza Duomo, Giuseppe Garibaldi conquistò il Regno delle Due Sicilie che consegnò al Re Vittorio Emanuele II. Il sindaco della città Bruno Antonio Rossi fu dunque il primo del Regno a proclamare la fine del dominio di Francesco II e l'inizio della dittatura del generale Garibaldi. Il quale, a ricordo della battaglia, scrisse:


« Un piede è posto al fin sulle ridenti sponde di Reggio e di novella
gloria ornar la fronte gli argonauti invano spesseggian folti incrociatori
e invano oste nemica numerosa, il dito di Dio conduce la tirannicida
falange e oste e baluardi e troni son rovesciati nella polvere e riede
sulle ruine del delitto il santo dell'uom diritto e libertade, e il cielo alla
redenta umanità sorride. » (Giuseppe Garibaldi)

Reggio tornava così ad appropriarsi del nome Italia, che secondo Aristotele era nato proprio sulle sue coste, derivando dal nome di un mitico re degli Enotri, Italòs.


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